La resilienza

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Resilienza deriva dalla parola latina “resalio”, il cui significato originario si riferiva al gesto di risalire sull’imbarcazione capovolta dalle forze del mare, e vi è un collegamento con l’attuale utilizzo in campo psicologico: l’andare avanti, il non arrendersi anche di fronte alle difficoltà.
La resilienza è la capacità di far fronte in maniera positiva agli eventi della vita, con la capacità di riorganizzarsi positivamente dinanzi alle difficoltà. Una sorta di riassestamento per la persona, a livello psicologico, in seguito ad un trauma o dopo essere stata sottoposta ad un periodo di forte stress. La resilienza può essere utile anche per far fronte a problemi familiari prolungati, problemi di salute o economici.
Il concetto di resilienza viene usato in prevalenza nell’ambito della psicologia dello sport, dove gli atleti devono imparare a superare le sconfitte e ad affrontare il lungo e difficile percorso di crescita atletica al fine di raggiungere risultati importanti.
La vita, come si sa, è un susseguirsi di “messe alla prova” e soltanto se si riesce a fronteggiarle, si può proseguire il percorso di crescita personale. La resilienza diviene quindi un concetto chiave per mantenere il proprio benessere personale, ma non sono la fortuna, nè le componenti esterne alla persona, nè il talento i fattori determinanti rispetto alla capacità di resistere agli urti della vita.
Essere resilienti vuol dire essere flessibili, elastici, avere uno spirito di adattamento per sopravvivere alle esperienze difficili, evitare di utilizzare sempre gli stessi schemi di pensiero, perseverare con le proprie credenze anche se le situazioni sono diverse e arroccarsi sulle proprie posizioni.
Resilienza non è “stringere i denti e non mollare”, ma bensì ottimismo, fiducia, il saper pazientare e avere una adeguata apertura mentale.
Un percorso personale può essere utile per incrementare le proprie capacità di risposta per far fronte alle sfide della vita, accettare i cambiamenti, fidarsi di se stessi, delle proprie intuizioni, e infine, ma non ultimo per importanza, prendersi cura di sé, ascoltare i propri bisogni, i propri sentimenti, coltivare attività gratificanti, al fine di aumentare o ritrovare la propria capacità di resilienza e ristabilire l’equilibrio perduto dopo un periodo stressante o un evento traumatico.