Il primo colloquio

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Il primo colloquio è un momento fondamentale del percorso terapeutico, un momento carico di emozioni, timori e aspettative, in cui ci si arriva dopo riflessioni e a volte tentennamenti fino a quando si passa all’azione fissando un primo appuntamento con un professionista, con l’obiettivo di superare un momento di malessere personale.
Al primo colloquio il paziente arriva nella stanza di terapia con preoccupazioni miste ad aspettative per l’incontro, su come sarà il terapeuta e se sarà in grado di accoglierlo, di comprendere i suoi vissuti e la sua attuale sofferenza. A sua volta anche il terapeuta si appresta a conoscere una storia di vita nuova con i conseguenti pensieri e preoccupazioni legati al primo incontro.
Diventa un momento importante di conoscenza reciproca per iniziare una relazione improntata sulla fiducia, in cui ci si scambiano inizialmente informazioni sulla conoscenza personale e sulle motivazioni, che hanno spinto la persona a chiedere la consulenza.
Citando Antonio Alberto Semi, il colloquio è una presentazione che il paziente fa di sé, del suo particolare ed unico modo di usare la propria mente con l’obiettivo del terapeuta di “raccogliere la storia” della persona seduta di fronte. Una storia in cui non si cerca la realtà obiettiva, ma la realtà psichica individuale del soggetto che la racconta, a scapito delle altre realtà.
Focalizzando l’attenzione su questa specifica realtà, il terapeuta si avvicina al paziente comprendendolo e trasmettendogli il suo rispetto per lui e per la sua vita fuori dalla stanza di terapia.
Come avviene il colloquio dipende dallo stile personale del terapeuta, ci sarà colui che farà più domande o colui che sarà più propenso ad ascoltare il racconto di vita senza interrompere, ma tutti con l’atteggiamento di base di un’attiva curiosità, disponibilità e attenzione alla storia narrata per comprendere la realtà psichica del paziente essendo questo l’aspetto principale del primo colloquio, per i contenuti ci sarà tempo nel divenire.
Se si decide di proseguire un percorso psicoterapeutico insieme, il terapeuta definisce le regole esplicite del contratto: i costi, la durata e i tempi della terapia, perché credo sia importante per la persona circoscrivere la psicoterapia in uno spazio temporale definito, oltre a una descrizione generale del modello di intervento, che permetta alla persona di avere un’immagine del lavoro che insieme si intraprende.