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Il doppio legame

<< Ad esempio il maestro alza un bastone sulla testa del discepolo e gli dice con tono minaccioso: “Se tu dici che questo bastone è reale, ti colpisco. Se tu dici che questo bastone non è reale, ti colpisco. Se non dici nulla, ti colpisco”>>

[da Verso un’ecologia della Mente – Gregory Bateson]

Il doppio legame (double bind) rappresenta quella situazione, che si viene a creare quando la comunicazione tra due persone, unite da una significativa relazione emotiva, presenta una incongruenza tra la comunicazione verbale, quello che viene detto a voce, con quella non verbale fatta di gesti, di atteggiamenti, di postura e di tono di voce, a tal punto che il ricevente del messaggio rimane bloccato in una dinamica relazionale ambigua senza avere la possibilità di lasciare il campo.

Riprendendo Paul Watzlawick e i suoi assiomi della comunicazione, importante è ricordare che “ogni comunicazione ha un aspetto di contenuto e un aspetto di relazione di modo che il secondo classifica il primo ed è quindi metacomunicazione”, in quanto i due livelli nella comunicazione si intrecciano continuamente e non è possibile separarli e a volte neanche distinguerli.

Quando il problema centrale della comunicazione è la relazione, il linguaggio codificato fatto di contenuti perde importanza a favore del linguaggio analogico e ciò accade in tutte le relazioni con un grande investimento emotivo come quando si ama, quando si odia, quando si corteggia, quando volutamente non si considera qualcuno.

L’esempio più incisivo sul doppio legame fu quello tratto da “Verso un’ecologia della mente” di Gregory Bateson in cui l’autore racconta di quando una madre va a trovare il proprio figlio ricoverato per un disturbo psichico, di quando il ragazzo, contento di rivederla, la abbraccia, mentre lei si irrigidisce chiedendogli se non le vuole più bene, lui di conseguenza si ritrae e la madre gli dice ancora che non dovrebbe provare così facilmente imbarazzo e paura dei propri sentimenti mandando al figlio un evidente doppio messaggio.

Qui con il gesto di irrigidimento la madre manifesta il rifiuto, a livello implicito, del gesto d’affetto del figlio, mentre sul piano verbale riversa le responsabilità sul figlio dicendogli che è lui che è bloccato dai suoi stessi sentimenti, lo colpevolizza impossibilitandolo a dare una risposta.

Il ragazzo soffrendo di una seria schizofrenia non ha avuto la possibilità di analizzare il comportamento comunicativo dell’altro e dire alla madre che era lei a sentirsi a disagio e che non riusciva ad accettare un gesto d’affetto da parte del figlio.

Nelle situazioni a doppio legame, per Gregory Bateson, la persona si trova imprigionata in un rapporto, in cui si sente fortemente coinvolta d’importanza vitale, in cui l’altro individuo, che partecipa alla relazione, contemporaneamente gli manda due messaggi diversi, di cui uno nega l’altro e la persona è incapace di analizzare i messaggi e decidere a quale messaggio dover rispondere, senza riuscire a fare il passaggio al livello metacomunicativo spostandosi dal contenuto alla relazione.

A differenza delle situazioni conflittuali, in cui almeno a livello teorico vi è la possibilità di scegliere e decidere, nel doppio legame la scelta non è possibile essendoci la presenza di un paradosso con un messaggio strutturato in maniera contraddittoria all’interno del quale si afferma e si nega contemporaneamente. Ad esempio, un messaggio sotto forma di ingiunzione come “Sii spontaneo” genera un paradosso, in quanto un’azione involontaria diventa una prestazione volontaria e di conseguenza essere spontanei obbedendo a un ordine diventa impossibile.

Obbligare qualcuno ad essere spontaneo è un paradosso come richiedere attenzioni per poi rimproverare per le attenzioni date. Questa comunicazione paradossale invalida la relazione minando l’equilibrio psichico di chi la subisce ed essendoci continue disconferme della relazione fa sì che diventi vano ogni tentativo di dialogo.

Una persona, che si ritrova dentro a una relazione di doppio legame,  incontrerà difficoltà a decifrare i messaggi del proprio interlocutore, ad avere un buon contatto con la realtà, a costruire una coerenza tra comunicazione e metacomunicazione e sarà a sua volta ambigua nell’attribuire i significati.

Un percorso psicoterapeutico diventa un aiuto importante per riuscire a spezzare la catena del doppio legame e ritornare a essere liberi di scegliere.