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Pensione e identità personale

Terapia Individuale

Il pensionamento è la cessazione dell’attività di un lavoratore e il suo inserimento nello status di “pensionato” e come tutti i cambiamento significativi necessita della costruzione di nuovi equilibri.

L’uscita dal mondo del lavoro viene spesso vissuta con emozioni positive, un senso di liberazione di costrizioni ed obblighi con l’idea di poter ritornare a viaggiare ed avere maggior tempo per sé, ma a volte i vissuti sono caratterizzati da un forte senso di vuoto.

D’altronde il terminare la propria carriera lavorativa rappresenta una fase importante del ciclo di vita, la conclusione di una storia personale che per alcuni è stata ricca e appagante da desiderare di continuarla ancora a lungo, mentre per altri si è rivelata deludente, ricca di obblighi e con poche gratificazioni personali a tal punto da volerla concludere il prima possibile.

Con la pensione le persone devono ridefinire la propria identità essendo spesso i confini tra chi si è e ciò che si fa labili, poco chiari a tal punto che il nostro ruolo professionale arriva ad identificarci e a rappresentarci e così, una volta raggiunta l’età della pensione, si verifica un senso di vuoto.

E il momento tanto atteso e idealizzato della pensione può tramutarsi in un momento depressivo, sancendo una ridefinizione della propria identità.

Inoltre, purtroppo, l’uomo moderno vive in un costante bisogno di essere in attività, come se dovesse continuamente dimostrare a se stesso e agli altri di fare qualcosa, un non potersi fermare che fa vivere con sensi di colpa quell’inattività che sarebbe semplicemente riposarsi per prendersi cura di sé.

In alcuni casi la pensione diventa una scelta imposta e in questi casi, non essendo voluta, si vive il pensionamento come un qualcosa di ingiusto, un’esclusione dal mondo produttivo quando vi è una percezione di sé come persona che può ancora dare tanto, condizione che può generare rabbia, frustrazione e depressione.

In questi casi diventa importante un percorso terapeutico per affrontare questo rito di passaggio ed entrare nella nuova fase del proprio ciclo di vita con serenità, attraverso una narrazione del proprio percorso fatto per continuare a mantenere la propria autostima o anche potenziarla e costruire una nuova progettualità per il proprio futuro, pianificando e creando nuove possibilità alternative al lavoro, ma anch’esse soddisfacenti per la propria persona.