Cos’è la noia?
La noia è un’emozione legata a mancanza di stimoli, che può portare a vissuti di frustrazione, insoddisfazione e difficoltà di concentrazione. Uno stato emotivo psicologico di insoddisfazione e disinteresse, caratterizzato da un’attività percepita come monotona e priva di stimoli.
La noia e l’ozio
La noia si differenzia dall’ozio:
- Ozio: scelta volontaria di non fare niente e dedicarsi ad attività passive.
- Noia: è una conseguenza di un’attività monotona, non stimolante e frustrante.
La noia e la sua componente cognitiva
Dal punto di vista cognitivo, la noia è in genere associata alla percezione soggettiva del tempo che passa lentamente, difficoltà di concentrazione e problemi di attenzione. (Eastwood et al., 2012).
Manifestazioni cognitive della noia:
- un senso di disinteresse causato dallo scarso coinvolgimento dell’attività in corso;
- una ridotta capacità di focalizzare l’attenzione su un argomento:
- il tempo sembra rallentato;
- la mente tende a divagare e a sognare ad occhi aperti alla ricerca di attività più appaganti.
La noia come emozione
Come tutte le emozioni, anche la noia ha una funzione adattiva emergendo con la percezione che una situazione non sia più stimolante, producendo una riduzione dell’intensità della risposta emotiva alla situazione.
La noia è un’emozione adattiva, in quanto segnala la necessità di effettuare un cambiamento e cercare nuovi stimoli, perché le attività attuali sono diventate povere di significato, troppo facili o anche troppo difficili, e ci spinge a cercare un qualcosa più soddisfacente.
Quando si è concentrati a cercare di raggiungere un obiettivo si provano delle emozioni, che permettono di investire in quello che si sta facendo, ma se l’intensità emotiva diminuisce è un segnale che è arrivato il momento di perseguire un altro obiettivo.
Le emozioni non vengono mantenute con la stessa intensità per un tempo indeterminato, ma sono direttamente coinvolte nel perseguimento di una meta e, se fossero sempre intense, non si avrebbe la motivazione a trovare nuovi obiettivi disinvestendo da quelli precedenti.
La noia e la comfort zone
La noia è uno stato di insoddisfazione e di mancanza di stimoli spesso causata dal rimanere troppo a lungo nella propria comfort zone:
- il contesto dove ci si sente al sicuro, dove non si percepiscono situazioni di pericolo e dove non si sperimentano stati ansiosi. La routine quotidiana, in cui tutto è conosciuto e si ha l’illusione di aver tutto sotto controllo.
Più che uno spazio fisico, la comfort zone è uno spazio psicologico fatto di abitudini, quotidianità, che ci permette di muoverci con sicurezza in un ambiente stabile.
Uno spazio importante, che però quando è sancito da una routine e abitudini rigide, può portare alla noia, che arriva come emozione adattiva per spingerci a cambiare e avventurarci verso lo sconosciuto, che ci permette di:
- sperimentarci;
- sviluppare nuove prospettive;
- aumentare la consapevolezza di sé;
- rafforzare la propria autostima;
- maggior senso di soddisfazione.
La noia e la salute mentale
Diversi autori hanno parlato di una noia:
- reattiva o di stato: transitoria e di breve durata, evocata dalla situazione;
- cronica o di tratto: indipendente dalla situazione.
La noia di tratto può essere riconducibile a:
- Depressione, rappresentandone sia un fattore di rischio o un suo sintomo. Può interferire con la motivazione e con il perseguimento degli obiettivi da raggiungere, ridurre il piacere, contribuendo allo sviluppo di sintomi depressivi.
- Ansia, innescando pensieri e preoccupazioni ansiose, inasprendo preesistenti disturbi d’ansia.
- Maggiore impulsività, portando i soggetti a ricercare attività rischiose e sensazioni per alleviare la loro noia.
La noia cronica è anche implicata nello sviluppo e mantenimento dal disturbo di uso di sostanze.
La noia cronica è collegata a gioco d’azzardo, abbuffate alimentari e abbandono scolastico precoce (Mercer & Eastwood, 2010; Lee et al., 2007; LePera, 2011; Bench & Lench, 2013).
Conclusione
La noia, quando non è cronica, è un’emozione transitoria che diventa uno spazio da accogliere per introdurre qualcosa di nuovo e creare nuove progettualità. Un segnale che c’è qualcosa che non sta andando bene e che ci dice che è arrivato il momento di cambiare.
Un percorso psicoterapeutico può aiutare a uscire da quella zona confortevole in cui ci si sente al sicuro, ma in cui si perdono tante nuove possibilità.




