L’ansia è connotata da varie sensazioni per lo più spiacevoli tra cui il timore, la paura, la preoccupazione, la sensazione che le cose possano sfuggire di mano, il bisogno di trovare una soluzione immediata ed è collegata ad uno stimolo specifico interno o esterno.
L’essere più o meno ansiosi è un tratto relativamente stabile della personalità, un atteggiamento che riflette il modo in cui si tende a percepire come pericolose o minacciose certe situazioni; è un’emozione naturale e universale generata da un meccanismo psicologico di risposta allo stress, svolgendo la funzione protettiva di anticipare un evento percepito come pericoloso attraverso specifiche risposte fisiologiche, che spingono da una parte ad esplorare la situazione per identificarne il possibile pericolo e nel caso affrontarlo nella maniera più adeguata, e dall’altra permettere l’evitamento e una eventuale fuga.
E’ sano avere uno stato d’ansia collegato ad esperienza significative come ad esempio un esame, un nuovo lavoro, il parlare in pubblico ed è un sentimento naturale e costruttivo, che favorisce la crescita personale.
In alcuni casi, però, questa condizione emotiva può comparire improvvisamente e giungere a livelli che poco hanno a che fare con la situazione reale, diventando costante, pervasiva, insostenibile compagna di ogni momento di vita. Nella persona, le sensazioni di tensione, apprensione, inquietudine finiscono per dominare su tutti gli altri aspetti della personalità, e sono accompagnate da manifestazioni organiche che vanno dall’accelerazione del battito cardiaco, alla sudorazione profusa e alla respirazione affannosa.
Pur essendo tutti accumulati dalla presenza di una forte stato di tensione, i disturbi d’ansia possono assumere molte forme come ad esempio la paura-fobia di specifici animali, di trovarsi in spazi chiusi o aperti, la paura di essere malato, oppure vi può essere anche la presenza di un’ansia generalizzata, in cui il malessere può arrivare a riempire l’intera giornata e non è riconducibile a un oggetto particolare o ad una situazione specifica.
Il punto di partenza è riuscire a comprendere quali situazioni possono attivarla, passo successivo è ricollocare l’ansia e le situazioni ansiogene in un contesto più ampio, che permetta di contestualizzare e dare un significato più allargato e inserire l’ansia nella propria identità psichica per migliorare le capacità di adattamento e affrontare con maggiore flessibilità gli eventi della vita.