Anoressia Nervosa

Terapia familiare
Terapia familiare
25 Dicembre 2011
Terapia Di Coppia
Terapia di coppia
18 Dicembre 2012
Mosta tutto

Anoressia Nervosa

Adolescenza

L’anoressia nervosa è uno dei più comuni disturbi alimentari e consiste nella perdita di appetito e conseguentemente di peso. L’anoressia è caratterizzata dalla presenza di importanti alterazioni del comportamento alimentare e di comportamenti finalizzati al controllo del peso, che danneggiano la salute fisica o il funzionamento psicologico.

L’anoressia nervosa porta a un costante rifiuto di mantenere il peso corporeo al di sopra un livello minimo normale per l’età e per la statura, si ha un’intensa paura di ingrassare e una visione distorta delle proprie forme corporee. Di conseguenza si ha una severa perdita di peso, paura di ingrassare, preoccupazione per il peso e per le forme corporee, amenorrea.
L’insorgere dei disturbi del comportamento alimentare sembra siano collegati a quei modelli culturali di bellezza con dei standard di eccessiva magrezza.
Rispetto alla sua età di esordio, colpisce in prevalenza gli adolescenti dai 12 ai 25 anni, anche se negli ultimi anni si stanno registrando casi anche tra gli adulti. Caratteristica dell’anoressia è che è spesso un disturbo femminile: circa il 90% dei casi lo si riscontra tra le donne, anche se non è un problema solo femminile perché il restante 10% è maschile.
Da un punto di vista psicologico, i fattori che più spesso sono implicati nell’insorgere dell’anoressia sono collegati a bassa autostima, perfezionismo, depressione, una distorsione dell’immagine corporea, rapporti familiari problematici e difficoltà nelle relazioni interpersonali.
Le persone con disturbi alimentari spesso si sentono non adeguate, con una convinzione radicata di non meritare benessere personale e che a loro non possano accadere eventi positivi o esperienze personali gratificanti.
Vi è la presenza di un elevato ricerca di perfezione con la tendenza a chiedere a se stessi o agli altri una performance di qualità maggiore, rispetto a quella richiesta dalla situazione. Ciò è accompagnato da una valutazione critica del proprio comportamento, che provoca ansia e un’insoddisfazione costante dei propri risultati.
L’approccio sistemico mette al centro la famiglia e parla a questo proposito di “famiglia anoressica”, in cui la problematica di un membro della famiglia è solamente la portatrice di un sintomo che riguarda l’intera famiglia. Spesso sono famiglie in cui non c’è una individuazione tra i membri, dove le emozioni di uno sono di tutti e non sono presenti i confini tra sé e l’altro e, contemporaneamente, c’è una forte chiusura nei confronti dell’esterno.
La famiglia diviene uno spazio chiuso che cerca di proteggersi dal mondo circostante, al cui interno vi è al presenza di una conflittualità celata, che è presente nelle loro dinamiche relazionali.
Le giovani ragazze, alla ricerca di una propria identità personale e un’autonomia, non accettano niente di quanto la famiglia e il mondo le possono offrire e si chiudono nel loro guscio.
Le famiglie di ragazze anoressiche appaiono come dei bei dipinti da esporre al mondo. Una pace a tutti i costi, un rapporto ostinatamente corretto e rispettoso da divenire una caricatura dello stesso, in gran parte basato sull’apparenza, senza che vi sia un ascolto dei bisogni più profondi.
Una psicoterapia è utile per dare un nuovo significato a tale sintomatologia e comprendere le sue origini, per far sì che la persona riesca a trovare un nuovo equilibrio e un proprio benessere personale.